scritto da Simone Cristicchi e Gabriele Ortenzi, con la collaborazione di Nicola Brunialti
con Simone Cristicchi
regia Antonio Calenda
aiuto regia Ariele Vincenti
scene e costumi Domenico Franchi
musiche originali Gabriele Ortenzi
disegno luci Cesare Agoni
audio Andrea Balducci
luci Veronica Penzo
voce fuori campo Maia Monzani
foto di scena Massimo Battista
tour manager Cristina Piedimonte
distribuzione Corvino Produzioni
produzione TSA Teatro Stabile d’Abruzzo / CTB Centro Teatrale Bresciano
Simone Cristicchi continua a stupire il pubblico teatrale con una nuova invenzione drammaturgica: una surreale favola metropolitana ricca di emozioni e poesia.
Cos’è che ci impedisce di spiccare il volo? Che senso ha la sofferenza?
Cosa vuol dire la parola “amore”?
Nello spettacolo Cristicchi interpreta Raffaello, un quarantenne rimasto bambino, che possiede dei poteri speciali: la sua mente fotografica è dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco i particolari, cose apparentemente insignificanti che nascondono un’infinita bellezza.
Nel racconto poetico e surreale del suo microcosmo, Raffaello descrive vicende minime ed
universali, mettendo in scena davanti ad una madre ritrovata, il suo drammatico percorso di vita, sublimandolo attraverso la poesia, la tenerezza e l’arte.