Teatro degli Impavidi
Stagione 2024/25
Spettacoli in evidenza
Danio Manfredini
Un’esplorazione cruda e poetica dell’umanità: Lo spettacolo, ispirandosi al romanzo Notre Dame des Fleurs di Jean Genet, mette a fuoco le vite di personaggi emarginati, rivelando un’umanità complessa per la quale il sesso è bisogno, evasione, merce, voglia di compagnia e fantasma d’amore.
Un ambiente teatrale immersivo: Ambientato in un vecchio cinema a luci rosse di Milano ora chiuso – il Cinema Cielo – lo spettacolo utilizza scenografia, suoni, maschere e manichini per creare un’esperienza visiva e sonora che intreccia la realtà con l’immaginario poetico.
Una fusione di mondi paralleli: La rappresentazione prende vita dall’incontro di due mondi interconnessi e inseparabili: le ombre che popolano il Cinema Cielo e il mondo marginale dei personaggi di Jean Genet.
Fondazione Sipario Toscana Onlus / Gli Omini
Circolo Popolare Artico è uno spettacolo ispirato ai racconti di Jørn Riel, che ci trasporta nella Groenlandia più remota, dove una comunità di sedici cacciatori e novantadue cani affronta l’immensità di una natura incontaminata. Attraverso avventure incredibili, amicizie insolite e un profondo legame con la terra, Gli Omini coinvolgono bambine e bambini in un viaggio verso un’isola lontana, priva di regole, dove l’imprevedibile diventa quotidiano. Lo spettacolo è un inno all’immaginazione, per riflettere insieme sulla fragilità di un mondo che si sta sciogliendo.
Teatro d’attore e di figura
Andrea Sorrentino + Manuel Picciolo (Mappo)
“Che cos’è oggi la città per noi? Penso di aver scritto qualcosa come un ultimo poema d’amore alle città, nel momento in cui diventa sempre più difficile viverle come città” (Calvino).
Attraverso il dialogo tra Marco Polo e Kublai Khan, Le città invisibili ci invita a guardare oltre l’aspetto fisico delle città, scoprendo in esse metafore dell’animo umano, delle relazioni e del nostro tempo. In un’epoca segnata da crisi ambientali, migrazioni e urbanizzazione, Calvino ci spinge a riflettere su memoria, spazio e identità.
Con uno sguardo poetico e visionario, Andrea Sorrentino porta in scena un viaggio tra mondo esteriore e interiore, ricordandoci che la vera esplorazione non è geografica, ma dello spirito. A dare ulteriore profondità alla narrazione, il contributo musicale di Manuel Picciolo, in arte Mappo, cantautore e polistrumentista spezzino. Vincitore del Premio Lunezia, Mappo intreccia sonorità che accompagnano il viaggio evocato da Calvino e restituito sulla scena da Sorrentino.
Spettacoli in evidenza
Danio Manfredini
Un’esplorazione cruda e poetica dell’umanità: Lo spettacolo, ispirandosi al romanzo Notre Dame des Fleurs di Jean Genet, mette a fuoco le vite di personaggi emarginati, rivelando un’umanità complessa per la quale il sesso è bisogno, evasione, merce, voglia di compagnia e fantasma d’amore.
Un ambiente teatrale immersivo: Ambientato in un vecchio cinema a luci rosse di Milano ora chiuso – il Cinema Cielo – lo spettacolo utilizza scenografia, suoni, maschere e manichini per creare un’esperienza visiva e sonora che intreccia la realtà con l’immaginario poetico.
Una fusione di mondi paralleli: La rappresentazione prende vita dall’incontro di due mondi interconnessi e inseparabili: le ombre che popolano il Cinema Cielo e il mondo marginale dei personaggi di Jean Genet.
Fondazione Sipario Toscana Onlus / Gli Omini
Circolo Popolare Artico è uno spettacolo ispirato ai racconti di Jørn Riel, che ci trasporta nella Groenlandia più remota, dove una comunità di sedici cacciatori e novantadue cani affronta l’immensità di una natura incontaminata. Attraverso avventure incredibili, amicizie insolite e un profondo legame con la terra, Gli Omini coinvolgono bambine e bambini in un viaggio verso un’isola lontana, priva di regole, dove l’imprevedibile diventa quotidiano. Lo spettacolo è un inno all’immaginazione, per riflettere insieme sulla fragilità di un mondo che si sta sciogliendo.
Teatro d’attore e di figura