La regista siciliana, conosciuta per la sua ricerca dell’immediatezza comunicativa basata sul ritmo, sul linguaggio e sull’uso del dialetto, rilegge in chiave originale una delle novella più celebri della raccolta con cui, nel Seicento, Giambattista Basile creò un capolavoro della tradizione letteraria italiana e mondiale. Ad essere raccontata la storia di un re che s’innamora, ingannato, di una vecchia, trasformata in una splendida ragazza dall’incantesimo di una fata.
Il napoletano del Basile, nutrito di espressioni gergali, proverbi e invettive popolari, produce modi e forme teatrali, tra lazzi della commedia dell’arte ed echi shakespeariani.
liberamente tratto da: Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile
testo e regia Emma Dante
con Carmine Maringola Salvatore D’Onofrio
elementi scenici e costumi Emma Dante
luci Cristian Zucaro
assistente di produzione Daniela Gusmano
assistente alla regia Manuel Capraro
produzione Festival di Spoleto 60, Teatro Biondi Palermo
in collaborazione con Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale
coordinamento e distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma
evento realizzato in collaborazione con Fuori Luogo