Ringraziamo anticipatamente chi di voi deciderà di aderire alla campagna nazionale #iorinuncioalrimborso e rinunciare alla richiesta di voucher, per sostenere con un piccolo ma significativo contributo la Cultura e il Teatro.
#iorinuncioalrimborso è una campagna partita da numerosi spettatori dei teatri italiani, che hanno deciso spontaneamente di rinunciare al rimborso dei biglietti già acquistati in modo da sostenere “dal basso” un settore che come tanti altri – e forse più di altri – sta subendo e subirà forti conseguenze negative in termini economici ed occupazionali da questa crisi.
Anche nel nostro caso, tutte le attività dell’Associazione Gli Scarti sono state interrotte, (gli eventi e le stagioni del Teatro degli Impavidi, di Fuori Luogo La Spezia, la formazione teatrale presso il D!alma – cantiere creativo urbano, le tourneé e le produzioni di spettacoli, i progetti nelle scuole e quelli destinati alle fasce deboli – disabili, detenuti, anziani). Tutte attività che prevedono necessariamente il rapporto diretto e “dal vivo” con i propri spettatori e destinatari e che presumibilmente saranno tra le ultime a poter tornare alla normalità al termine di questa crisi.
Ciò si sta traducendo in una situazione molto difficile dal punto di vista economico per la nostra realtà, e soprattutto per i nostri dipendenti e collaboratori e le loro famiglie.
Spesso si dimentica che il nostro settore, quello della cultura, è fatto di persone che lavorano con una precisa professionalità e con famiglie a carico; persone che con la loro attività producono ricchezza, non solo artistica o sociale, ma anche economica, ossia reddito: attori, registi, tecnici, macchinisti, scenografi, fonici, danzatori, organizzatori, amministrativi, addetti stampa, formatori, educatori etc etc
Alcuni di voi per sostenerci stanno rinunciando spontaneamente alla richiesta di Rimborso per supportarci in questo momento difficile.
Ringraziamo questi spettatori e chi di voi deciderà di fare lo stesso. Ma ringraziamo comunque tutta la nostra comunità teatrale, qualunque sia la volontà, in alcuni casi la possibilità concreta, di offrire o meno questo contributo. Il più grande sostegno per noi sarà quello di sapere, che al termine della crisi, ci ritroveremo ancora nuovamente a teatro, tutti insieme.